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Intossicazione alimentare

“Malattia prodotta dall’ingestione di una tossina preformata presente nell’alimento”

Le intossicazioni alimentari sono manifestazioni patologiche che si determinano in seguito al consumo di alimenti contenenti tossine preformate prodotte da microrganismi che si sono moltiplicati nell’alimento precedentemente al consumo; affinché i microrganismi elaborino la tossina, è necessario che nell’alimento si raggiungano elevate cariche  batteriche (>104 ufc/g). Per tale motivo è essenziale che si riducano al minimo le possibilità di replicazione batterica, ponendo, ad esempio, particolare attenzione alle temperature di refrigerazione.
Gli stessi batteri, però, al momento del consumo possono anche non essere più presenti ma può persistere la loro tossina. È importante ricordare che esistono tossine termostabili e tossine termolabili: le prime non vengono inattivate dai trattamenti termici, come ad esempio la cottura, mentre le altre perdono la loro efficacia se sottoposte al calore. Conoscere l’esistenza di tale differenza può aiutare il consumatore a gestire al meglio il pericolo.
Il meccanismo d’azione con cui si sviluppa una intossicazione alimentare fa si che il tempo d’incubazione, ovvero tra l’ingestione dell’alimento e la comparsa dei primi sintomi sia molto breve (in genere meno di 12 ore)

Sono esempi di intossicazione alimentare le malattie provocate dall’ingestione di alimenti contaminati dalle tossine di:

- Clostridium botulinum – botulismo alimentare: il botulismo alimentare può essere causato da diverse tossine prodotte dal C. botulinum; gli alimenti maggiormente coinvolti sono le conserve di verdura casalinghe, i sottaceti, le olive, i fichi, le albicocche, le pesche, i funghi. La patologia può essere lieve, con manifestazioni subcliniche e progressive, oppure fulminante e portare alla morte nel giro di 24 ore. In generale più i sintomi compaiono precocemente più la malattia è grave. Il periodo di incubazione può durare da 6 ore a 8 giorni. La triade classica dei sintomi nei casi di botulismo comprende la paralisi flaccida discendente (parte dai muscoli del collo e facciali, interessa poi i muscoli che controllano la deglutizione e la respirazione, fino poi a tutto l’apparato muscolare), l'assenza di febbre, e il mantenimento dello stato di coscienza da parte del paziente. Alcuni ceppi esplicano attività proteolitica: alterando le caratteristiche organolettiche degli alimenti li rendono sgradevoli e pertanto non vengono consumanti; tuttavia,  ma in altri casi i cibi possono avere un aspetto e un sapore gradevole, pur contenendo elevate quantità di botulino.


- Bacillus cereus – tossina emetica: il Bacillus cereus è un batterio comunemente presente nel suolo e nella polvere; può contaminare frequentemente alimenti a base di riso, pasta, carne e vegetali, prodotti lattiero-caseari e, in generale, prodotti precucinati che dopo la cottura non sono stati rapidamente ed efficacemente raffreddati. Il batterio è in grado di produrre due tossine: una di queste, responsabile di una vera e propria intossicazione, ha un effetto emetico, è termostabile e viene sintetizzata e liberata nell’alimento; la patologia è caratterizzata da nausea, vomito e crampi addominali e ha un periodo di incubazione di 1-6 ore.


- Staphylococcus aureus e altri stafilococchi coagulasi positivi enterotossigeni

 

scheda realizzata a cura di S.C. Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni

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Tossinfezione alimentare

“Malattia determinata dal consumo di alimenti contenenti sia tossine che batteri”

La malattia si manifesta in seguito alle tossine prodotte all’interno del tratto gastroenterico da microrganismi patogeni ingeriti con gli alimenti.
Il periodo d’incubazione delle tossinfezioni è intermedio tra quello delle infezioni e quello delle intossicazioni e di solito è di circa 12-48 ore.
In genere le tossine prodotte manifestano la loro azione a livello gastroenterico determinando la comparsa di fenomeni diarroici; in alcuni casi, invece, le tossine possono andare a colpire altri distretti, così come avviene nel botulismo infantile.

Sono esempi di tossinfezione alimentare le malattie provocate dall’ingestione di alimenti contaminati da:

Yersinia enterocolitica: è un batterio il cui serbatoio principale in natura è il maiale; la principale via di trasmissione all’uomo è attraverso il consumo di alimenti, in particolare carne e frattaglie contaminate indirettamente da feci durante i processi di macellazione, ma anche uova, latte, verdure, riso. Il batterio cresce bene anche a temperature di refrigerazione e quindi gli alimenti contaminati pronti al consumo, conservati in frigorifero, possono rappresentare un’ulteriore importante fonte di infezione. Alcuni tipi producono tossine resistenti al calore; la patologia è caratterizzata da diarrea, a volte sanguinolenta accompagnata da  febbre e dolori addominali, che spesso possono essere confusi con episodi di appendicite; i sintomi compaiono nell'arco di 24-36 ore e generalmente si risolvono in circa 1-3 settimane. 


- Bacillus cereus – tossina diarroica: il Bacillus cereus è un batterio comunemente presente nel suolo e nella polvere; può contaminare frequentemente alimenti a base di riso, pasta, carne e vegetali, prodotti lattiero-caseari e,  in generale,  prodotti precucinati che dopo la cottura non sono stati rapidamente ed efficacemente raffreddati. Il batterio è in grado di produrre due tossine: una di queste, responsabile di una tossinfezione alimentare, è indicata come  tossina di tipo diarroico e provoca diarrea acquosa e forti crampi addominali; il periodo di incubazione varia tra le 6 e le 15 ore dopo il consumo degli alimenti contaminati e i sintomi possono persistere per 20-24 ore.


- Clostridium botulinum – botulismo infantile: è causato dall'ingestione delle spore di C. botulinum che germinando nell'intestino liberano la tossina botulinica; si riscontra in bambini da 0 a 12 mesi di età, perché, in proporzione al peso corporeo, la quantità di tossina necessaria a scatenare il botulismo è piccola. Uno degli alimenti principalmente incriminato è stato il miele fatto in casa, perché non controllato come quello industriale. La malattia si manifesta con una paralisi generale del corpo; ai primi sintomi bisogna subito iniziare una terapia con antitossine, in quanto una paralisi respiratoria porterebbe alla morte per soffocamento del bambino.


- Clostridium perfringens: è un batterio responsabile nell’uomo di due distinte sindromi cliniche gastroenteriche ovvero l’enterite necrotizzante ed una tossinfezione alimentare. L’enterite necrotizzante è una forma rara nei paesi industrializzati; è dovuta alla produzione da parte di alcuni ceppi del batterio, di una tossina che provoca la comparsa di  vomito, dolore addominale e feci sanguinolente;  nel 15–45% dei casi il paziente può arrivare a morte. La tossinfezione alimentare invece è la sindrome più frequente; la patologia si manifesta in seguito all’ingestione di cibo contaminato dalle forme vegetative del microrganismo (almeno 105 ufc/g). I sintomi si manifestano dopo 8-12 ore dall’assunzione del pasto contenente le cellule nello stato vegetativo e sono rappresentati diarrea di tipo acquoso, febbre, nausea e vomito. Il metodo più efficace e semplice per evitare la comparsa della malattia risulta essere la cottura accurata e completa dei cibi che più frequentemente sono causa della tossinfezione, in particolare le preparazioni carnee di grosso taglio (arrosti, tacchini) in cui è più difficile raggiungere, nelle parti interne, le temperature necessarie ad inattivare il batterio. Inoltre le pietanze, dopo cottura devono essere tenute in frigorifero a temperature non superiori ai 4°C, o mantenute ad almeno 70°C nel caso siano conservate al caldo.


- Vibrio cholerae: è un batterio che ha particolare affinità per l’intestino umano e quindi si riscontra nell’ambiente in seguito alla contaminazione da parte di materiale fecale infetto. La trasmissione avviene tramite l’ingestione di acqua o alimenti contaminati da feci umane infette, in particolare verdure e prodotti ittici (pesci, crostacei e molluschi). E’ necessaria una certa quantità di batteri perché si sviluppi l’infezione, dato che il batterio non si moltiplica nei cibi ed è sensibile all’acidità gastrica. I sintomi riscontrati vanno da forme diarroiche più o meno lievi, con dolori addominali e crampi muscolari, fino ad arrivare alle cosiddette feci ad “acqua di riso”, con presenza di muco nelle feci, disidratazione, insufficienza renale e collasso cardiocircolatorio nelle forme più gravi. L’incubazione è variabile da 12 a 72 ore. Per controllare la distribuzione dell’infezione è fondamentale adottare corrette prassi, come ad esempio il controllo delle condizioni igieniche, del grado di cottura degli alimenti di origine ittica e la loro provenienza.

scheda realizzata a cura di S.C. Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni

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Malattie trasmesse da alimenti

Le malattie trasmesse da alimenti (MTA) sono causate dal consumo di cibo o acqua contaminati con agenti di varia natura, come batteri, virus, tossine,  parassiti e agenti non convenzionali. La via di introduzione nell'organismo è quella gastroenterica ed è a questo livello che si manifesta generalmente la prima sintomatologia. La contaminazione degli alimenti può avvenire in tutte le fasi della filiera produttiva, dalla produzione primaria (allevamento) fino alla nostra tavola.

Queste patologie rappresentano un importante problema di salute pubblica: secondo il rapporto EFSA pubblicato quest'anno e relativo all'anno 2013 in Europa sono stati riportati dagli Stati membri un totale di 5.363 episodi di MTA, con 55.453 casi umani, 5.118 ospedalizzazioni e 41 morti. La maggior parte degli episodi riguardavano Salmonella spp. come agente causale,tossine batteriche,virus e Campylobacter. Dal punto di vista degli alimenti, il principale veicolo di infezione sono stati le uova e i prodotti derivati, pasti misti e prodotti ittici.
 
 
E' importante ricordare che...
1369150 31236852 lente           in generale, affinché si manifesti la malattia, è necessario che siano presenti condizioni specifiche quali la virulenza del microrganismo presente, la carica presente nell'alimento e la condizione del sistema immunitario dell'ospite
1369150 31236852 lente   la manipolazione corretta degli alimenti la loro adeguata conservazione e l'adozione di buone pratiche rivestono un ruolo fondamentale nel prevenire il rischio di contaminazione e di moltiplicazione dei microrganismi
 
Esistono tre modalità con cui i microrganismi possono causare una patologia:
 
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malattia causata dall'ingestione di microrganismi vivi che, successivamente, si moltiplicano e invadono l'ospite
 
 
 
 
clostridi 5 gram   “Intossicazione alimentare”   malattia prodotta dall'ingestione di una tossina preformata presente nell'alimento
 
 
 
 
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malattia determinata dal consumo di alimenti contenenti batteri che moltiplicandosi a livello intestinale possono produrre tossine

 

Copertina bambini immunocompromessi             

Consigli di comportamento per i bambini immunocompromessi: 

uno strumento a disposizione delle famiglie.

"Care at Home for the Immunocompromised Child" English version