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Listeria monocytogenes

 

Tra le diverse specie del genere Listeria, Listeria monocytogenes rappresenta l’agente responsabile della quasi totalità dei casi di malattia, comunemente nota come “listeriosi” nell’uomo.

Diffusione in natura. L. monocytogenes è ampiamente diffusa in natura: nel suolo, nelle acque e nel foraggio.

Modalità di trasmissione. Sebbene la listeriosi sia una malattia poco frequente nell'uomo, l'alto numero di casi di mortalità riportati la rende un serio problema di salute pubblica soprattutto per quelle categorie di persone considerate a rischio come bambini, anziani, soggetti immunocompromessi e donne in gravidanza. La via principale di infezione nell’uomo è rappresentata dal consumo di alimenti contaminati. La contaminazione può avvenire a livello di materie prime oppure durante le fasi di produzione e trasformazione. Gli alimenti che costituiscono il rischio maggiore d’infezione sono rappresentati dai prodotti pronti al consumo (RTE), conservati a temperatura di refrigerazione e dagli alimenti da consumarsi crudi. Tra gli alimenti che possono rappresentare un veicolo di listeriosi ricordiamo in particolare i formaggi a pasta molle, erborinati e a crosta fiorita, il latte crudo o non pastorizzato, il pesce, soprattutto affumicato, la carne cruda, le preparazioni a base di carne pronte al consumo e i vegetali crudi. Altre importanti vie di trasmissione, sono quella verticale da madre a figlio e il contatto diretto tra animale infetto e uomo. L. monocytogenes, inoltre, è in grado di replicare a temperatura di refrigerazione.

Sintomi. Possono variare da sindromi simil-influenzali a gastroenteriti di diversa entità accompagnate da nausea, vomito, febbre, diarrea e dolori muscolari che, negli individui sani, si risolvono nell’arco di breve tempo. Per quelle categorie di individui definite “a rischio” quali anziani, neonati e soggetti immunocompromessi, la listeriosi può determinare infezioni gravi quali meningoencefaliti e setticemia. L’infezione contratta durante la gestazione è di grande rilevanza in quanto può portare ad aborto, parto prematuro e morte neonatale.

Distribuzione della malattia. In Europa nel 2010 il numero dei casi confermati di listeriosi è stato di 1.601 (0,35 su 100.000 abitanti), mentre in Italia 95 (0,16 su 100.000 abitanti), valori molto simili all’anno precedente, in aumento rispetto al 2008.

Prevenzione. Al fine di prevenire la trasmissione dell’infezione sono qui di seguito elencati alcuni accorgimenti utili da seguire durante la preparazione degli alimenti:

  • PULIZIA : Lavare bene le mani prima di preparare gli alimenti; lavare bene le superfici di lavoro e gli utensili utilizzati per alimenti crudi; lavare bene i vegetali soprattutto se consumati crudi; importante la pulizia del frigorifero (L. monocytogenes è in grado di replicare a temperatura di refrigerazione!)
  • COTTURA: raggiungere i 70°C in fase di cottura (portare ad ebollizione zuppe e ragù, verificare l'assenza della colorazione rosa all'interno delle carni cotte). Separare i cibi cotti da quelli crudi per evitare la cross-contaminazione. Ricuocere gli alimenti avanzati e mantenuti refrigerati.

Raccomandazioni per CATEGORIE “A RISCHIO” (compresa la gravidanza).

  • Evitare il consumo dei formaggi erborinati, a pasta molle e a crosta fiorita (come gorgonzola, Brie, Camembert) o  prodotti a base di latte non pastorizzato
  • Evitare consumo di latte crudo o non pastorizzato
  • Evitare consumo di pesce affumicato

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scheda realizzata a cura di S.C. Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni