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Escherichia coli verocitotossici (STEC)

 Gli Escherichia coli verocitotossici (STEC) sono un gruppo di  E. coli enteroemorragici in grado di produrre delle tossine denominate verocitossine. La maggior parte dei casi di infezione riportati nell’uomo in tutto il mondo sono dovuti al sierotipo O157, è stato tuttavia riportato un aumento dei casi di infezione da altri sierotipi quali O26, O111, O103 e O145.

Diffusione in natura. Gli E. coli fanno parte della normale flora intestinale di animali e uomo. Il naturale serbatoio di STEC è rappresentato dal tratto gastroenterico dei ruminanti domestici (bovino, capra, pecora, …) e selvatici (camoscio, stambecco, …). Tra i ruminanti, i bovini rappresentano il principale reservoir, in particolare di E. coli O157.

Modalità di trasmissione. La principale via di trasmissione del batterio all’uomo è rappresentata dal consumo di alimenti e acqua contaminati da materiale fecale, ma anche il contatto diretto con animali infetti, soprattutto nelle fattorie e negli allevamenti, e il contatto diretto tra uomo e uomo. Gli alimenti principalmente coinvolti sono la carne cruda e le preparazioni a base di carne di bovino (hamburger) poco cotte, il latte crudo non pastorizzato, i prodotti lattiero-caseari e i vegetali crudi (lattuga, spinaci, germogli, ecc). Per le carni la contaminazione avviene durante le fasi di macellazione e sezionamento; i prodotti lattiero-caseari possono rappresentare una fonte di infezione se prodotti a partire da latte non pastorizzato oppure in caso di contaminazione post-pastorizzazione.

Sintomi. La maggior parte delle infezioni sostenute da STEC riportate sono rappresentate da casi sporadici. I sintomi principali variano da forme diarroiche lievi a forme più severe, di tipo emorragico, accompagnate da crampi addominali solitamente senza la comparsa di febbre. Le infezioni possono essere causa di patologie più gravi come la sindrome emolitico uremica (SEU) caratterizzata da danno renale acuto, anemia emolitica e piastrinopenia. La sindrome emolitico uremica compare in più del 10% delle persone infettate ed  è causa di danno renale acuto soprattutto nei bambini e anziani e nel 3-5% può essere fatale.

Distribuzione della malattia. Nel 2010 il numero totale di casi di infezioni confermate da  E. coli STEC in Europa è stato di 4000 (0,83 casi su 100.000 abitanti), con un aumento del 12% rispetto all’anno precedente. Il 41,1% delle infezioni sono state associate al sierotipo O157 e come nei precedenti anni, il tasso più elevato di infezioni si è registrato nei bambini di età compresa tra 0 e 4 anni, seguite dai bambini tra 5 e 14 anni. In Italia i casi sono stati 31 (0,05 per 100000 abitanti).

Prevenzione. La diffusione e la trasmissione delle infezioni causate da E. coli STEC può essere controllata con l’utilizzo di opportune misure igieniche sia durante i processi di macellazione che di lavorazione delle carni a livello industriale per la loro commercializzazione. Anche in ambito domestico si possono seguire alcuni semplici accorgimenti per ridurre i rischi di contaminazione quali:

  • PULIZIA: lavarsi accuratamente le mani con sapone ed acqua calda prima e dopo aver manipolato gli alimenti soprattutto se crudi.
  • SEPARARE ALIMENTI CRUDI E COTTI :Non riutilizzare per altri alimenti, se non dopo lavaggio accurato, coltelli e taglieri utilizzati per alimenti crudi.
  • COTTURA: importante cuocere bene le carni, soprattutto bovine, e consumare il latte crudo previa bollitura. 

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scheda realizzata a cura di S.C. Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni