Il genere Clostridium comprende numerose specie. Tra queste, quelle che rivestono particolare interesse in ambito umano sono quattro: C. tetani, C. botulinum, C. perfringens, C. difficile.
Diffusione in natura: Questi microrganismi sono diffusi nel suolo, nelle acque, nella vegetazione e nel tratto intestinale di uomo e animali. Sono anaerobi stretti, ossia sono in grado di vivere, moltiplicarsi e produrre tossine in assenza di ossigeno. Per sopravvivere alle condizioni avverse dell’ambiente esterno, questi batteri producono delle forme di resistenza, le spore, che possono sopravvivere anche per lunghi periodi, fino a quando non incontrano le condizioni adatte per la crescita del batterio stesso.
Modalità di trasmissione: la principale via di trasmissione del botulismo è sicuramente quella alimentare, anche se non è l'unica. Le principali forme cliniche ascrivibili a C. botulinum sono tre:
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Gli alimenti maggiormente coinvolti sono le conserve casalinghe di verdura, soprattutto se poco acide; infatti, in ambiente acido (pH <4,5) C. botulinum non é in grado di produrre tossine. Risultano, però, essere coinvolti anche altri alimenti, come le conseve di carne e di pesce o alcuni prodotti lattiero caseari (si ricordi il caso italiano del mascarpone contaminato). Alcuni ceppi sono in grado di alterare le caratteristiche organolettiche degli alimenti, rendendoli sgradevoli e pertanto non consumabili; tuttavia, in altri casi i cibi possono avere un aspetto e un sapore gradevole, pur contenendo il batterio
Sintomi: Nel caso di botulismo alimentare la patologia può essere lieve, con manifestazioni subcliniche e progressive, oppure fulminante e portare alla morte nel giro di 24 ore. In generale più i sintomi compaiono precocemente più la malattia è grave. Il periodo di incubazione può durare da 6 ore a 8 giorni. I sintomi iniziali includono nausea, vomito, crampi addominali o diarrea. In seguito si manifestano i sintomi neurologici, con la diplopia, secchezza della bocca e paralisi flaccida discendente (a partire dai muscoli del collo e facciali, poi interessa i muscoli che controllano la deglutizione e la respirazione, fino a tutto l’apparato muscolare).
Nel botulismo da ferita vi è una manifestazione neurologica come per il botulismo alimentare, tuttavia il tempo di incubazione è molto più protratto (tra 4 e 14 giorni).
Nel botulismo infantile il quadro clinico è vario e va da forme quasi asintomatiche fino alla morte. La prima manifestazione clinica è di solito la costipazione; dopo poche settimane si manifestano debolezza, sonnolenza, scarso appetito e deboli pianti; in seguito si hanno sintomi ben più gravi quali: ipotonia, perdita di coscienza, coma e arresto respiratorio, fino alla morte.
Prevenzione e controllo: L’efficace prevenzione, per il botulismo alimentare, si basa sull’osservanza delle norme per la corretta preparazione e conservazione degli alimenti. I trattamenti termici devono essere adeguati per l’eliminazione delle spore presenti nell’alimento e anche per l’inattivazione della tossina. Le spore sono in grado di resistere fino a 3-5 ore alla temperatura di 100° C; vengono distrutte, invece, a 121° C dopo 180 secondi; la loro resistenza al calore diminuisce in presenza di un ambiente acido ed elevate concentrazioni di sale e zucchero. La tossina botulinica, invece, viene inattivata con l'esposizione a temperature superiori a 80° C per almeno 10 minuti; anche la clorazione dell’acqua inattiva la tossina in poco tempo.
In caso di ferita cutanea contenente terriccio, provvedere alla pulizia delle superfici cutanee con acqua e sapone.
Nei casi di malattia la terapia è effettuata utilizzando un'antitossina nelle prime ore dalla comparsa dei sintomi e terapia di supporto.
scheda realizzata a cura di S.C. Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni